Anjaneyasana
Anjaneyasana (sanscrito: आञ्जनेयासन, IAST: āñjaneyāsana, ITRANS: aa~njaneyaasana) (1) indica la posizione della Mezza Luna (2) o Luna Crescente (3). Si tratta di un esercizio, in cui ci si trova con una gamba inclinata in avanti, appoggiata sul piede e l'altra gamba estesa all'indietro, appoggiata sul ginocchio, tibia e dorso del piede. La schiena si inarca con le braccia innalzate verso dietro.
Indice
- 1 Le differenti denominazioni
- 2 La storia
- 3 Come praticare Anjaneyasana rispetto ai vari insegnamenti yoga
- 3.1 Anjaneyasana nel Sivananda Yoga - La Luna Crescente, un esercizio di piegamento all'indietro
- 3.2 Anjaneyasana secondo Swami Vishnudevananda
- 3.3 Anjaneyasana – la mezza luna e le due direzioni di movimento, descritto da Heinz Grill
- 3.4 Ardha Chandrasana nell'Ashtanga Yoga - la posizione della Mezza Luna
- 4 Le differenti percezioni del movimento in Anjaneyasana
- 5 I benefici e le controindicazioni
- 6 Note sui chakra
- 7 Bibliografia
Le differenti denominazioni
Per questa posizione della Mezza Luna nell'Ashtanga Yoga si trova il nome Ardha Chandrasana (4) (sanscrito: अर्धचन्द्रासन, IAST: ardha candrāsana ITRANS: ardha chandraasana) (1), ardha significa mezza, chandra luna e asana posizione (5). Alcune volte però questo nome viene usato per un altro esercizio. Cosi André Van Lysebeth chiama la posizione in piedi con il piegamento della schiena all'indietro Ardha Chandrasana (6), B.K.S. Iyengar la posizione con una gamba d'appoggio verticale e l'altra gamba sollevata (vedi Ardha Chandrasana) (7) e nel Bikram Yoga la posizione in piedi con il piegamento laterale della schiena.
Anjaneyasana non si trova nell'Hatha Yoga, li si pratica la posizione del guerriero I (Virabhadrasana), che ha una certa somiglianza, perché il praticante si trova anche in quella posizione sui piedi divaricati, con la gamba avanti piegata e le braccia sono sopra la schiena alzata, alla fine però si tratta di un altro esercizio anche con un significato diverso.
Nell'Ananda Yoga Anjaneyasana viene chiamata Banarasana, che significa la posizione della scimmia. (Anjaneya, è anche il nome dell'indiano Dio delle scimmie). Questa posizione viene paragonata a virabhadrasana I, per motivo della somiglianza della sensazione interiore: “Una vigorosa e attiva apertura a una Fonte superiore.” (8)
La storia
"Anjaneya" è il sopranome di Hanuman, perché sua madre si chiamava Anjani. Anjaneyasana è il nome di un gruppo di asana, che ha preso il nome di Anjaneya (Hanuman). Hanuman, rispettivamente Anjaneya, è il nome dell'indiano Dio delle scimmie. Egli rappresenta l'ideale bhakta (la venerazione di Dio) e per virtù di venerare Rama (l'incarnazione di Dio) aveva forze sovrumane. In questa posizione saltava da India a Sri Lanka (Ceylon) e per cui tale esercizio viene chiamata Anjaneyasana. Hanuman come figlio del vento simbolizza anche la padronanza del proprio prana e del proprio spirito. Ci sono due variazioni basiche di Anjaneyasana: una fa parte degli esercizi del piegamento in avanti e viene anche chiamata spaccata. L'altra fa parte degli esercizi del piegamento all'indietro e viene nominata “Mezza Luna”. La vera posizione base mostra sia una posizione in avanti che all'indietro. (9) (10)
Come praticare Anjaneyasana rispetto ai vari insegnamenti yoga
Anjaneyasana nel Sivananda Yoga - La Luna Crescente, un esercizio di piegamento all'indietro
La posizione della Luna Crescente non fa parte alla sequenza classica di Rishikesh. Nel Sivananda Yoga La Luna Crescente è una variante di anjaneyasana (la spaccata). Si pratica come serie armoniosa di posizioni che allunga i fianchi, le cosce e le gambe, che migliora l'equilibrio e la concentrazione e porta ad una profonda pace interiore.
Anjaneyasana secondo Swami Vishnudevananda
Swami Vishnudevananda, discepolo diretto di Swami Sivananda, esprime anjaneyasana cosi: allungare il possibile il piede destro in avanti. Tenere il piede sinistro sul pavimento con il ginocchio piegato. Alzare le braccia sopra la testa e lentamente piegare la schiena all'indietro (11)
Anjaneyasana – la mezza luna e le due direzioni di movimento, descritto da Heinz Grill
Heinz Grill accenna le due direzioni di movimento, uno verso il basso e l'altro verso l'alto. Queste due direzioni si trovano sia sul livello fisico che sul livello della consapevolezza. Le due direzioni della consapevolezza sono da un lato l'orientamento verso l'ampiezza e l'apertura al mondo e allo spazio cosmico, e dall'altro verso la terra e l'integrazione in essa. Fisicamente nell'esercizio ci si avvicina in modo sensibile e morbido con il bacino alla terra, mentre la schiena si inarca verso l'alto, per creare la mezza luna, ardha candra, esprimendo un gesto attivo di apertura nello spazio. (2)
Ardha Chandrasana nell'Ashtanga Yoga - la posizione della Mezza Luna
Si parte dalla posizione Ashwa Sanchalanasana (la posizione equestre) (espirare) e portando le braccia in alto sopra la testa (inspirare), si inarca la testa e la parte superiore della schiena, per quanto confortevole senza sforzare. Si torna abbassando le braccia (espirare) e lasciando la posizione equestre (inspirare). Ci dovrebbe essere una curva delicata dalle punte delle dita delle mani fino alle punte delle dita del piede, che assomiglia ad una luna crescente. Si porta l'equilibrio nella posizione finale. (4)
Le differenti percezioni del movimento in Anjaneyasana
Primo movimento con il bacino verso la terra
Come differenza principale in riguardo al posizionamento della gamba avanti si notano 3 possibilità. Nell'Ashtanga Yoga la gamba inferiore si trova in verticale con il ginocchio sopra il piede, Swami Vishnudevananda dimostra la posizione con il piede molto in avanti, più avanti del ginocchio e nel Sivananda Yoga e da Heinz Grill si vede il ginocchio un po' oltre delle punta dei piedi.
Secondo movimento con la schiena verso dietro
Heinz Grill porta l'attenzione sulla relazione tra il rilassamento, lo sprofondarsi nella posizione delle gambe, e l'attività di estensione possibile della spina dorsale nell'apertura. Quanto più si riesce di abbassarsi con il bacino, tanto più la colonna vertebrale dorsale si lascia inarcare all'indietro. I due movimenti sono collegati. Nel Sivananda Yoga si percepisce sia la dinamica nelle gambe che l'espansione di tutta la parte superiore del corpo. Spingendo il bacino in avanti, la schiena si inarca e le braccia si allungano all'indietro. Nell'Ashtanga Yoga l'attenzione è portata sull'equilibrio e si sperimenta una delicata inarcazione confortevole della schiena alta, però staccata dalle gambe. Secondo Vishnudevananda, dove guida l'idea di creare con le braccia, la colonna vertebrale e le gambe un semicerchio, le gambe hanno preso posizione e il movimento è solo nella schiena. (2) (3) (4) (11)
I benefici e le controindicazioni
I benefici di Anjaneyasana
In quest'asana si allunga e allo stesso tempo si tonifica la colonna dorsale mentre i nervi intorno si equilibrano. (12) Specificamente si allungano i muscoli del collo, spalle, schiena e torace e cosi si rafforza e si rende flessibile l'intera struttura scheletrica, inoltre viene aumentata la flessibilità degli arti. Si sciolgono i sentimenti di congestione del torace e si migliora il senso di equilibrio. (4) Si possono anche alleviare dolori al nervo sciatico e grazie alla respirazione profonda si rafforzano i polmoni per chi soffre di asma. (13) Sukadev Bretz (discepolo di Vishnudevananda) accenna il beneficio per il muscolo grande psoas, che si trova tra coscia e colonna vertebrale, perché viene esteso. (9) Heinz Grill vede anjaneyasana un ottimo esercizio per allungare e mobilizzare la parte media e superiore della colonna vertebrale toracica. Se questa parte è flessibile, può prevenire il cancro al seno (mammacarzinoma). (14)
Le controindicazioni di Anjaneyasana
Controindicazioni di questa posizione sono problemi alle ginocchia, ferimenti all'anca e disturbi alla schiena e nuca. (15)
Note sui chakra
Nell'Ashtanga Yoga l'effetto principale si trova per il Swadhishtana chakra nella regione pelvica. (4) Per motivo dell'apertura del torace e del collo l'effetto di anjaneyasana viene applicato al Vishuddha chakra e Anahata chakra. (15) Heinz Grill descrive il 5° centro, visuddha chakra, e dice che è un esercizio che apre la sensibilità per una respirazione libera. (16)
Bibliografia
(1) Dizionario sanscrito. Sanscrito-Italiano, Italiano-Sanscrito, Editore Vallardi A., ISBN 978-8869873218
(2) Heinz Grill, “La dimensione dell'anima nello Yoga”, Editrice Lammers-Koll, 2. edizione ampliata 2015, ISBN 978-3935925334
(3) Sivananda Yoga Vedanta Centre, “Yoga – Esercizi per corpo e mente”, 1997, ISBN 887-0823520
(4) http://www.ajarya.com/poses/ardhachandrasana_yoga_pose.php (in lingua inglese)
(5) http://www.yogajournal.it/posizione-della-mezza-luna-ardha-chandrasana/
(6) Denise e André Van Lysebeth, “I miei esercizi di Yoga”, Mursia, ISBN 884-2515735
(7) Silva, Mira & Shyham Mehta, “Yoga: Il metodo Iyengar”, 1990 Edizioni mediterranee, ISBN 882-7207872
(8) Jayadev Jaerschky “Lo Yoga di Yogananda”, Ananda edizioni 2016, ISBN 987-8897586739
(9) https://wiki.yoga-vidya.de/Anjaneyasana (in lingua tedesca)
(10) https://en.wikipedia.org/wiki/Anjaneyasana
(11) Swami Vishnudevananda, “Il grande libro illustrato dello yoga”, 2009 Edizioni Mediterranee, ISBN 978-8827220177
(12) https://www.gyanyogbreath.com/practise-ardh-chandrasana-half-moon-pose-correctly/ (in lingua inglese)
(13) http://pranayoga.co.in/asana/ardha-chandrasana-anjaneyasana-half-moon-pose/ (in lingua inglese)
(14) Heinz Grill, “Mantenere sano lo spazio toracico”; Lammers-Koll-Verlag 2012, ISBN 978-3935925358
(15) http://www.satyaliveyoga.com.au/2012/11/06/half-moon-pose/ (in lingua inglese)
(16) Heinz Grill “Kosmos und Mensch”, Stephan Wunderlich Verlag, 4° edizione 2015, ISBN 978-3981585568 (in lingua tedesca)