Bhramari Pranayama

Da Yogapedia.it.
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Bhramari in lingua sanscrita significa “ape”, e questa tecnica di Pranayama si chiama così perché durante la sua esecuzione viene prodotto un suono molto simile al ronzio di un’ape.

La respirazione dell’ape è una tecnica molto utilizzata nel “Nada yoga“, ovvero lo yoga dei suoni (Nada significa “suono”). Si tratta di una tipologia di yoga dedicata all’ascolto dei suoni, esterni ed interni, e che si basa sul concetto che attraverso le vibrazioni prodotte dai suoni si possano ottenere numerosi benefici fisici e raggiungere stati di coscienza superiori.

Praticando Bhramari Pranayama anche solo per pochi minuti, si può percepire un profondo effetto calmante sulla mente e una sensazione generale di tranquillità e di benessere.

Questa tecnica di pranayama infatti aiuta a eliminare lo stress, la rabbia e l’ansia.

E’ indicato soprattutto per le persone iperattive o che soffrono di alta pressione, perché abbassa e regolarizza la pressione sanguigna.

Perché funziona Brhamari Pranayama?

Il nostro organismo fa molto spesso cose di cui non ci rendiamo nemmeno conto ad esempio non ci accorgiamo che stiamo respirando, che il cuore sta battendo o che è in corso il processo di digestione e non ci accorgiamo nemmeno quando le nostre ghiandole rilasciano ormoni, fortunatamente tutte queste funzioni sono sempre tenute sotto controllo dal sistema nervoso autonomo, che si occupa di far funzionare correttamente tutti gli organi e i muscoli che non dipendono dalla nostra volontà.

Per capire meglio:

Il sistema nervoso autonomo si divide in due componenti: sistema nervoso parasimpatico e sistema nervoso simpatico.

Questi sistemi agiscono sugli stessi organi, ed entrano in azione in momenti diversi provocando effetti opposti: il sistema simpatico interviene nelle situazioni di emergenza, mentre il sistema parasimpatico agisce nei momenti di relax. In pratica hanno effetti diametralmente opposti, perché i due sistemi utilizzano neurotrasmettitori differenti per inviare i loro messaggi. Il sistema parasimpatico stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione, e l’immagazzinamento di energia. Il sistema simpatico invece favorisce l’eccitazione e l’attività fisica. Il più delle volte l’azione dei due sistemi è finemente bilanciata, senza una netta prevalenza dell’uno rispetto all’altro.

Uno studio eseguito su alcuni praticanti di yoga ha dimostrato che la pratica regolare di Anuloma Viloma,( respirazione a narici alternate) associata a Bhramari Pranayama (la respirazione dell’ape), aumenta l’attività del sistema nervoso parasimpatico sul sistema cardiovascolare. In parole piu' semplici significa che questo tipo di respirazione determina un rallentamento della sistole e diastole, cioè le azioni compiute dal cuore per pompare il sangue, con un conseguente abbassamento della pressione sanguigna.

Il risultato di questo studio riporta che la pratica regolare di Anuloma Viloma e Bhramari Pranayama è utile per regolarizzare la pressione sanguigna e ridurre lo stress della vita di tutti i giorni.

Ecco quali sono gli altri benefici:

Aiuta ad eliminare l’insonnia; Allevia le tensioni nervose ed elimina le sensazioni d’ira, ansia e frustrazione. Elimina disturbi alla gola, rinforza e migliora la voce. Aiuta ad eliminare il mal di testa. Migliora la concentrazione e la memoria.


Come si fa Bhramari Pranayama?

Come per tutte le altre tecniche di respirazione, per iniziare la pratica è importante sedersi in una posizione comoda.

Può essere su una sedia, oppure a terra con le gambe incrociate. L’importante è mantenere la schiena diritta e fare in modo che la posizione sia comoda per non sentire fastidi o dolori durante la pratica.

Inizia rilassando le mani sulle ginocchia, chiudi gli occhi e rilassa tutto il corpo. Esegui qualche ciclo di respirazione yogica completa. Inspirando, porta le braccia all’altezza delle spalle e utilizza il dito indice e medio per chiudere gentilmente le orecchie. Non chiudere le orecchie cacciandoci malamente dentro il dito, ma fai in modo di tapparle spingendo delicatamente il trago (la cartilagine) verso l’interno. Inspira lentamente e profondamente dalle narici. Mantieni la bocca chiusa con i denti separati Espira lentamente ed in modo controllato emettendo un ronzio… come quello dell’ape, appunto. Il suono dovrebbe essere uniforme e continuo per tutta la durata dell’espirazione. A seconda dell’intensità con il quale il suono viene pronunciato è possibile percepire le vibrazioni prodotte dal suono nella gola, sulla lingua, nel naso o nella parte frontale del cranio. Al termine dell’espirazione appoggia le mani sulle ginocchia Questo rappresenta un ciclo, e all’inizio puoi ripetere da 5 a 10 cicli.

Quando fare la respirazione dell’ape?

Il periodo migliore per la pratica è la sera tardi o la mattina presto, perché la mente è più tranquilla e ci sono meno rumori esterni che possono interferire con le percezioni interiori.

Ad ogni modo, Bhramari Pranayama può essere praticata in qualsiasi momento della giornata, per dare sollievo ad eventuali tensioni mentali. Grazie al suo profondo effetto calmante sulla mente infatti, Bhramari Pranayama viene spesso è utilizzata come pratica prima della meditazione.

Se vuoi utilizzare Bhramari pranayama come programma giornaliero per il tuo benessere aumenta i cicli gradualmente fino ad arrivare a praticare per 10 – 15 minuti al giorno.

Cose fare e cosa non fare:

Assicurati di non tappare l’orecchio infilandoci il dito dentro. Non premere la cartilagine (il trago) troppo forte. Mantieni la bocca chiusa con i denti leggermente separati per tutta la durata della pratica. Mantieni i gomiti all’ altezza delle spalle, le spalle e il collo rilassati. Non eseguire questa respirazione da sdraiato.

Controindicazioni:

L’unico avvertimento è quello di evitare di farla in presenza di infezioni alle orecchie.