Halasana

Da Yogapedia.it.

Halasana (sanscrito: हलासन, IAST: halāsana, ITRANS: halasana) si chiama anche la posizione dell'aratro ed è una posizione basilare nello Hatha Yoga. È un esercizio, in cui ci si trova rovesciati con la testa in basso e la schiena, il bacino e le gambe circondano la testa. Di solito viene consigliato di mantenere la posizione tra 1 e 5 minuti.


Descrizione

Come praticare Halasana

Il nome Halasana è composto dalle parole sanscrite hala (हला), l'aratro, e āsana (आसन), la posizione (1). La forma che assume il corpo in quest'asana ricorda un vecchio aratro. Il busto rappresenta la pala che scava nella terra, mentre le gambe e i piedi indicano dinamicamente la direzione del tiro. (2) Halasana non si trova nello Hatha Yoga Pradipika. Come praticare Halasana Il corpo viene posizionato per terra con le gambe unite ed estese e le braccia distese lungo il corpo. Le gambe e il bacino si sollevano dal suolo e i piedi vanno portati dietro la testa finché toccano la terra. Le braccia dietro la schiena o vengono unite con le mani incrociate o sono paralleli con le palme in giù e rimangono appoggiate sul suolo. Quest'asana, tradizionalmente, non viene praticata all'inizio di una sequenza di esercizi, sia nella serie Rishikesh di Swami Sivananda (3) sia nella sequenza finale di Ashtanga Vinyasa Yoga (4) si trova dopo sarvangasana. Entrando dalla posizione di sarvangasana si abbassano i piedi uniti lentamente verso la terra, dietro la testa. Se non si è in grado di toccare con le punta dei piedi la terra, ci si limita ad abbassare le gambe il più possibile. (5)


Confronto e varianti rispetto ai vari stili di yoga

Halasana secondo B.K.S. Iyengar

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Nell'Iyengar Yoga si entra in Halasana da Sarvangasana. Tenendole tese, espirate e portate le gambe oltre la testa, poggiate a terra la punta dei piedi. Sollevate il bacino e portate anche esso oltre la testa, curvando leggermente il busto. Spingete in dentro le rotule e alzate le cosce, gli stinchi e le caviglie. Tenete i piedi verticali e allungate i talloni, allontanandoli dal busto. Per lavorare nella posizione spingete avanti le costole posteriori con le mani. Sollevate la parte anteriore del corpo e i fianchi. Allungate le vertebre lombari. Imparate a rilassarvi. (6)

Halasana con l'immagine dell'aratro nel Sivananda Yoga

Se viene praticato questa asana, si esprime l'immagine diretta di un aratro. Metterti in posizione supina sulla schiena. Posa entrambe le mani lungo la schiena sul suolo, le palme delle mani rivolte verso il basso. Estendi entrambe le gambe. Alzali molto lentamente. Non inclinarli. Non alzare le mani. Non piegare il busto. Forma un angolo ottuso. Dopo abbassi lentamente le gambe. Portali dietro la testa finché dita dei piedi toccano il suolo. Tieni le ginocchia unite più e dritte possibile e molto strette. Gambe e cosce devono essere in linea retta. Premi il mento contro il petto. Respira lentamente attraverso il naso. Non attraverso la bocca. (7)

Halasana nella sequenza finale di Ashtanga Vinyasa Yoga

Halasana si trova nella sequenza finale della pratica Ashtanga Vinyasa Yoga. Questa sequenza finale è composto di 16 esercizi per armonizzare l'energia. Da sarvangasana espirando dal naso vengono abbassate le gambe per mantenere Halasana lungo 5-10 respiri, ispirando si alzano le gambe e con l'espirazione si srotolo lentamente sulla schiena. (4)

L'uso delle affermazioni nell'Ananda Yoga, lo Yoga di Yogananda

“La mente è la fonte di tutti i tuoi guai e di tutta la tua felicità”, diceva Yogananda. Per cambiare i nostri schemi mentali negativi – o “solchi nel cervello” - Yogananda insegna le affermazioni. Ogni asana esprime una qualità. Se la posizione potesse parlare, pronuncerebbe un'affermazione. Le affermazioni usate nell'Ananda Yoga si limitano a dare una voce alla posizione. Allora corpo e mente lavorano consapevolmente insieme, esprimendo la stessa qualità interiore. Mentre mantieni la posizione dell'aratro, respira naturalmente, senti l'asana e ripeti l'affermazione, intensificandone la qualità: “Nuova vita, nuova coscienza inondano il mio cervello!” (8)

L'immagine della trasformazione nella posizione dell'aratro, spiegato da Heinz Grill

Il simbolo dell'aratro è la trasformazione. L'aratro rivolta la terra, affinché la terra possa dare origine a nuovi frutti. Nell'esercizio, il busto forma la pala, che scava nella terra, arandola e trasformandola per renderla più fertile, mentre i piedi determinano dinamicamente la direzione di tiro. In questa posizione rovesciata con le ginocchia sopra la testa il praticante spesso si sente ristretto nel movimento. Heinz Grill abbina l'esercizio dell'aratro con il manipura chakra. Attivando la forza d'estensione di questo centro energetico, che si trova sul livello del plesso solare, verso il bacino e in prolungazione verso le gambe e piedi, il corpo si espande creando uno spazio più ampio. Il bacino si innalza e le ginocchia si allontano dalla faccia. Praticando l'aratro in modo articolato con le spalle, la nuca rilassate e l'estensione dalla zona del plesso solare rimanendo con l'attenzione nello spazio attorno, quella sensazione iniziale di chiusura viene trasformata in un sentimento dell'ampiezza. (2) (9)

Le differenti esperienze in Halasana

Praticando Halasana secondo le indicazioni nel Sivananda Yoga, si esegue la posizione molto correttamente con movimenti lenti. Così si sperimenta l'attività dei diversi muscoli delle gambe, della schiena, degli addominali e anche delle braccia. L'immagine dell'aratro accompagna mentalmente l'esercizio. Con le gambe sopra la testa e il mento spinto verso il petto prevale l'impressione di una posizione chiusa. Cosi anche nell'Ananda Yoga, entrando nella posizione dell'aratro con indicazioni simili al Sivananda Yoga, quindi con la schiena dritta, allungata e movimenti lenti, ci si trova in una postura precisa, capovolta, chiusa. Diversa è l'immagine, l'affermazione che accompagna la fase statica “Nuova vita, nuova coscienza inondano il mio cervello!”, dando così l'idea di aprirsi per nuove intuizioni, nuove visioni, nuovi orizzonti. Nella pratica yoga secondo Iyengar, la dinamica di allungare la schiena e le gambe, al confronto dei stili descritti precedentemente, è più grande, perché la schiena supera la verticalità. Mentre con la concentrazione sul respiro nell'Ashtanga Vinyasa Yoga l'esercizio dell'aratro si sperimenta meno la dinamica. Praticando Halasana come caratterizzato nella Nuova Volontà Yoga, dando un impulso d'espansione dal plesso solare verso il bacino e le gambe, il movimento si espande nello spazio e ampia lo spazio. Il sentimento di chiusura viene trasformato in un sentimento di ampliamento.


I benefici e le controindicazioni

I benefici di Halasana

Swami Sivananda indica che i benefici di questa asana sono la tonificazione dei nervi spinali, dei muscoli della schiena, delle ossa vertebrali e del sistema nervoso simpatico che corre lungo la colonna vertebrale su entrambi i lati. Una grande quantità di sangue penetra le radici dei nervi spinali, il midollo spinale, i gangli simpatici, i nervi simpatici e i muscoli della schiena. Quindi, tutti quanti sono ben nutriti. La colonna vertebrale diventa molto, molto morbida ed elastica. Questo asana previene l'ossificazione precoce delle ossa vertebrali. L'ossificazione è una degenerazione veloce delle ossa. La vecchiaia si manifesta rapidamente a causa di ossificazione precoce. Le ossa diventano dure e fragili nel processo degenerativo. Colui che pratica Halasana è molto flessibile, agile, pieno di energia. I muscoli della schiena sono contratti alternativamente, rilassati e poi tirati e allungati. Vari tipi di mialgia (reumatismi muscolari), lombaggine, distorsione e nevralgia sono stati curati mediante questa asana.

Una persona che pratica Halasana non può mai diventare pigro. La colonna vertebrale è una struttura molto importante. Sostiene tutto il corpo. Essa contiene il midollo spinale, i nervi spinali e il sistema simpatico. In Hatha Yoga, la colonna vertebrale è definita come Meru Danda. Pertanto necessario mantenerla sana, forte ed elastica dalla pratica di Halasana. Anche i muscoli dell'addome, i muscoli rettali e i muscoli della coscia si tonificano e si nutrono. L'obesità o corpulenza e costipazione abituale o cronica, il tumore all'utero, la congestione e l'allargamento del fegato e della milza sono stati curati da questo Asana. (10)

Da una vista immaginativa e spirituale, cosi viene descritto da Heinz Grill, non sono gli esercizi yoga all'origine della cura, del cambiamento del livello energetico, del miglioramento della condizione, ma piuttosto le nuove possibilità, che si sviluppano attraverso l'attenzione, l'entusiasmo, la sensitività, la differenziazione, l'ampliamento delle percezioni e l'aumento della consapevolezza. Questa consapevolezza può attivare armoniosamente nel movimento dell'aratro apana, samana e prana. Il fluire dell'energia segue l'attenzione sul 3° chakra, scendendo verso le gambe, ascendendo verso il busto. Come l'aratro rovescia la terra e rende la terra più fertile, cosi il praticante si penetra con la consapevolezza in una posizione rovesciata e dopo si trasforma per un rinnovamento. (11)

Le controindicazioni di Halasana

Con problemi al collo e grave tireopatia Sukadev Bretz (discepolo di Vishnudevananda) consiglia di non praticare l'aratro o di praticarlo soltanto di comune accordo con l'insegnante di yoga o medico. L'aratro può essere di aiuto ai diversi tipi di problemi al collo o alla tiroide, ma si deve vedere il caso individuale. Eventualmente non si possono praticare le posizioni capovolte con problematiche agli occhi e con distacco della retina, con gravi disturbi cardiaci e pressione del sangue molto alta. Si possono praticare altri esercizi in sostituzione dell'aratro e con problemi nella schiena bassa, si dovrebbe eseguire una variazione dolce. (12)


Note sui chakra

Per Halasana in genere si trovano descritti effetti sul Vishuddha chakra e Anahata chakra. Viene spiegato che stimola il chakra del cuore (anahata chakra) e migliora i sistemi respiratori, circolatori e immunitari. E per causa della tonificazione della tiroide e delle ghiandole para-tiroidei aiuta ad attivare e bilanciare il chakra della gola (vishudda chakra). Nel Kundalini Yoga viene spiegato che Halasana migliora anche il funzionamento di tutti gli organi digestivi e lavora sul chakra dell'ombelico (manipura chakra). (13) Heinz Grill invece dice, che lo stimolo della tiroide non può attivare il quinto chakra, perché la pressione sulla gola è solamente meccanica. Accentua la colonna vertebrale e la sua tensione. Il manipura chakra entra nella coscienza se il praticante lascia rilassata tutta la zona delle spalle e si estende dalla metà della colonna vertebrale, quanto più in giù, quanto più in su. (2)


Bibliografia

(1) Dizionario sanscrito. Sanscrito-Italiano, Italiano-Sanscrito, Editore Vallardi A., ISBN 978-8869873218

(2) Heinz Grill, “La dimensione dell'anima nello Yoga”, Editrice Lammers-Koll, 2. edizione ampliata 2015, ISBN 978-3935925334

(3) Vedi qui la completa serie Rishikesh: https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_Rishikesh

(4) https://www.ashtangayoga.info/practice/the-finishing-sequence/

(5) Sivananda Yoga Vedanta Centre, “Yoga”, 1997, ISBN 887-0823520

(6) Silva, Mira & Shyham Mehta, “Yoga: Il metodo Iyengar”, 1990 Edizioni mediterranee, ISBN 882-7207872

(7) Swami Sivananda, Yoga Asanas, Divine Life Society, 13. edizione 2004, ISBN 81-7052-008-8 (in lingua tedesca)

(8) Jayadev Jaerschky “Lo Yoga di Yogananda”, Ananda edizioni 2016, ISBN 987-8897586739

(9) Heinz Grill, “La Nuova Volontà Yoga”, Stephan Wunderlich Verlag, prima edizione, ISBN 978-3981585544

(10) Swami Sivananda, Yoga Asanas, Divine Life Society 2004, ISBN 978-8170520085 (in lingua inglese)

(11) Heinz Grill “Kosmos und Mensch”, Stephan Wunderlich Verlag, 4° edizione 2015, ISBN 978-3981585568 (in lingua tedesca)

(12) https://wiki.yoga-vidya.de/Halasana (in lingua tedesca)

(13) http://anmolmehta.com/yoga-plough-pose-chakra-activation/ (in lingua inglese)