Hatha Yoga

Da Yogapedia.it.

Lo Hatha Yoga è una forma di Yoga basato su una serie di esercizi psicofisici di origini antichissime, originati nelle scuole iniziatiche dell'India e del Tibet. In pratica in occidente, quasi tutti gli stili praticati sono una derivazione dell'Hatha Yoga classico. Benché sviluppatosi in tempi antichissimi all'interno del subcontinente indiano, dove la religione predominante era quella induista, la pratica dello Yoga non è una pratica religiosa, né parte della religione induista, per questo ad oggi lo Yoga è molto praticato anche in occidente e varie altre aree del mondo da persone di svariate religioni e provenienze sociali ed etniche.

Lo Hatha Yoga insegna a dominare l'energia cosmica presente nell'uomo, manifesta come respiro, e quindi a conseguire il controllo della mente, normalmente per sua natura sempre irrequieta, pronta a distrarsi e a divagare.

Chi ne segue le regole non è più un uomo comune ma diventa un Siddha, cioè un uomo perfetto. Uno dei segni ch'egli è un uomo perfetto è appunto lo straordinario dominio sugli elementi, quale si mostra con la pratica del tummò, in virtù della quale l'asceta prova di poter cambiare per suo volere le condizioni stesse della vita.

La parola sanscrita Hatha è composta da due sillabe:

   Ha = che significa Sole;
   Tha = che significa Luna;

Con questo ci si riferisce ai due canali energetici principali, le cosiddette Nadi, che lo Yoga cerca di equilibrare (Pingala, il canale solare e Ida, il canale lunare).

Quando queste due correnti opposte ma complementari sono in equilibrio, Kundalini (l’energia sottile) può scorrere attraverso il canale centrale Sushumna, fino al Chakra della corona, rendendo possibile l’esperienza di beatitudine e di unione. L’equilibrio degli opposti complementari è la chiave per rilasciare l’energia della consapevolezza ed ottenere la libertà spirituale.

Un altro significato della parola "Hatha" è forte, determinato. Si riferisce alla forte disciplina fisica e mentale che è necessaria per la pratica (Tapas).

Da un punto di vista più "pratico" l'Hatha Yoga si compone delle seguenti pratiche "esteriori":

Āsana

Gli Asana sono posture del corpo con le quali il praticante amplifica le caratteristiche e le attitudini mentali. Ogni postura fa confluire maggiore prana verso specifiche parti del corpo, irradiando le relative nadi ed i chakra interessati. Le posture, quindi, non sono soltanto complessi esercizi ginnici, bensì strumenti per incanalare l'energia nelle diverse parti del corpo. Perché la pratica di Asana venga eseguita correttamente è necessaria una giusta attitudine del praticante conforme alle otto membra descritte da Patañjali.

Prāṇāyāma

Il Pranayama è un insieme di tecniche di respirazione che consente l'accumulo e l'utilizzo del prana. Attraverso il controllo del respiro il praticante è in grado di purificare il corpo e la mente.

Rilassamento

Le tecniche di rilassamento costituiscono una parte importante dell'Hatha Yoga. Il rilassamento secondo questo tipo di Yoga consiste in una pausa rigeneratrice tra un'attività e l'altra ed è una cosa ben diversa dalla pigrizia e dall'ozio, basati invece sul rifiuto del lavoro. Gli esercizi di rilassamento agiscono sia a livello fisico che mentale; seguono generalmente il lavoro effettuato con le posture e gli esercizi di respirazione e costituiscono una premessa alle tecniche di meditazione.

Meditazione

La meditazione è il settimo degli otto passi descritti dal saggio Patañjali per raggiungere l'unione con Dio. La meditazione è il passo immediatamente precedente al Samadhi, ovvero l'unione del meditante con l'oggetto meditato, l'unione dell'anima individuale con l'Anima universale.