Purvottanasana

Da Yogapedia.it.

Purvottanasana (sanscrito पूर्वोत्तानासन, IAST pūrvottānāsana, ITRANS puurvottaanaasana) è una posizione yoga, chiamata anche “la posizione della pancia all'insù” - “la posizione della pancia capovolta” - “ table top” oppure “il piano inclinato”. Questa posizione si trova nella prima parte della serie primaria di Asthanga Yoga dopo l'allungamento in avanti da seduti (1). Anche se non fa parte delle 12 posizioni basilari, nello stile di Sivananda Yoga, Purvottanasana spesso viene praticata dopo la posizione in avanti e prima delle retroflessioni. (2) Praticanti avanzati dopo l'esecuzione di Purvottanasana possono anche creare un ciclo completo che va dalla “panchina“, come è conosciuta nella ginnastica, fino a creare Vasiṣṭhāsana. (3)

La descrizione e la storia

Purvottanasana non viene menzionata nei primi testi dell'Hatha Yoga. Un'indicazione sul significato della posizione può essere fornita dalla stessa parola in sanscrito: pūrva significa l'est e uttāna designa un'estensione intensa non lineare, ma lungo un piano o lungo una superficie.(4) Qual è il significato di questa estensione della parte est lungo un piano?

La posizione dell'estensione della parte est del corpo

Qui si entra nella filosofia dell’ Hatha Yoga. A grandi linee, Hatha Yoga significa che si vuole creare un equilibrio fra le polarità nella vita. Il sole (Ha) e la luna (Tha) sono i grandi rappresentanti di questa polarità e in tutto il corpo umano si possono scoprire delle regioni corrispondenti alla luna o al sole. (5) Siccome il cuore è il tipico organo solare, tutta la parte anteriore del corpo umano corrisponde al sole. Come la luna riflette la luce del sole, similmente il cervello con tutto il sistema nervoso riflette i pensieri. La parte dorsale dell'essere umano, essendo sede del midollo spinale corrisponde alla luna. Il sole si leva a est e così tutta la zona anteriore del corpo umano è chiamata pūrva. Paścima invece è la parola in sanscrito per l'ovest e di conseguenza il termine Paschimottanasana significa la posizione dell'estensione intensa della parte ovest del corpo umano.

Confronto e varianti rispetto ai diversi stili di yoga

Nello stile di Ananda Yoga si sottolinea il pensiero con il quale si accompagna l'esecuzione di Purvottanasana: “Con un'esplosione di energia salto in alto per salutare il mondo”. (6)

Purvottanasana nelle sequenze di Asana

Negli altri stili di yoga si pone più la domanda, da quali altre posizioni viene accompagnata la pratica di Purvottanasana.

Come già detto, nello stile Ashtanga Yoga si pratica Purvottanasana dopo la posizione classica di Paschimottanasana e prima delle diverse varianti di Paścimottānāsana, più o meno nel mezzo della serie primaria. (1)

Paramhans Swami Maheshwarananda che ha creato il sistema di “Yoga in daily life”, posiziona Purvottanasana al secondo livello degli otto livelli di pratica consigliati. L'unica differenza è che lui chiama questa posizione Setu Asana. (7)

Ma anche nel libro “Asana Pranayama Mudra Bandha” di Swami Satyananda Saraswati la posizione di Purvottanasana si trova con il nome di Setu Asana. L'autore consiglia questa posizione yoga come preparazione per Chakrasana, il ponte. (8)

Nel libro del Sivananda Yoga Vedanta Centre, Purvottanasana viene presentata insieme a diverse varianti come alzare una gamba, un braccio o spostarsi sul fianco. (9) Così si crea un proprio ciclo di Pūrvottānāsana. Anche la posizione classica chiamata Vasiṣṭhāsana fa parte delle varianti.

Heinz Grill consiglia il ciclo di Purvottanasana e Vasiṣṭhāsana nel suo libro delle posizioni avanzate “Die Vergeistigung des Leibes” (La spiritualizzazione del corpo), inserendolo in una sequenza completa: 1-Parivrtta Tuladandasana, 2-Prima parte di Surya Namaskar classico fino a Anjaneyasana, 3-Halasana, 4-Vajrasana nella forma iniziale della retroflessione, 5-Paschimottanasana, 6-Anantasana, 7-Urdhva Mukha Paschimottanasana, 8-Purvottanasana e Vasisthasana, 9-Nakrasana o Parivrtta Janu Sirsasana, 10-Tadasana/Vrksasana. (10)

Vasishtha e Kashyapa, due grandi saggi dell'India

Rimane da menzionare B.K.S. Iyengar che, nel suo libro “Teoria e pratica dello Yoga” consiglia la pratica di Purvottanasana nella 1°settimana di esercizi yoga. Vasiṣṭhāsana invece viene consigliata nella 18°settimana. Ma il grande maestro ha ancora qualcosa da dire: dopo Vasiṣṭhāsana, egli spiega la posizione Kaśyapāsana (nella 19°settimana), una sfida per i migliori alunni nel campo dello Yoga! (11)

Vasistha e Kashyapa sono stati grandi saggi indiani. B.K.S. Iyengar a proposito di Vasistha scrive: “Vasistha, famoso saggio e veggente è stato il sacerdote di famiglia della dinastia solare dei re; è stato l'autore inoltre di vari inni dei Veda, in particolare del settimo Mandala del Rigveda. Come tipico rappresentante della dignità e del potere della casta dei Brahmani egli è uno dei sette saggi, corrispondenti alla costellazione dell'Orsa Maggiore. La rivalità fra Vasistha e il saggio regale Vishvamitra è stata riportata in tante leggende. Vishvamitra da eroe (Kshatriya) è diventato un Brahmano, grazie alla sua fede e al suo ascetismo.” (11)

Purvottanasana e la posizione delle mani

Domanda: in questa āsana le mani si dispongono con le dita lontane dal corpo oppure rivolte verso i piedi?

Due sono le possibili risposte. Gli stili come Ashtanga Yoga e Iyengar Yoga, poiché partono da un punto di vista fisiologico, dispongono le mani con le dita rivolte verso i piedi. (1, 11) Negli altri stili, come per esempio Sivananda Yoga e la Nuova Volontà Yoga, le mani vengono messe con le dita rivolte all'indietro, cioè lontane dal corpo, dato che questa pratica segue più un punto di vista energetico. (9,10)

Praticando, ognuno potrà convincersi che con le dita rivolte verso i piedi, soprattutto per chi ha limitazioni nelle spalle, sarà fisicamente facilitato nella pratica, mentre con le dita delle mani all'indietro potrà sentire il flusso energetico in modo più armonioso.


I benefici e le controindicazioni

La posizione che rinforza il corpo

Purvottanasana innanzitutto è una posizione rinforzante per tutto il corpo, più specifico per spalle, cosce e polsi, per la zona lombare della colonna vertebrale e i tendini d'Achille (8), per le articolazioni di mani e piedi (11), per le gambe, le anche e il bacino come anche per la schiena e per le braccia. (7)

B.K.S. Iyengar aggiunge che si migliora la flessibilità delle spalle e che il torace si estende completamente. La pratica di Purvottanasana prende la stanchezza che può nascere attraverso la pratica delle posizioni in avanti impegnative. (11) Anche nel libro del Centro Sivananda Yoga Vedanta viene sottolineato il fatto che attraverso Purvottanasana si può equilibrare l'impegno di Paschimottanasana. Inoltre le varianti aiutano a migliorare la percezione fra il lato destro e sinistro del corpo. (9)

Secondo Paramhans Swami Maheshwarananda la pratica di Purvottanasana è consigliata nella gravidanza e anche nel caso di disturbi del ciclo o disturbi addominali in generale. Dato che viene migliorata tutta la postura, si può prevenire lo sviluppo della gobba. Pūrvottānāsana inoltre stimola la respirazione come anche l'attività dei reni e della tiroide. (7)

Quando non eseguire Purvottanasana

Secondo Swami Satyananda Saraswati è sconsigliata la pratica di Purvottanasana nel caso di ipertensione, disturbi cardiaci, artrosi cervicale, ernia, ulcere allo stomaco o polsi deboli. (8) Mentre Paramhans Swami Maheshwarananda sottolinea che non bisogna lasciare cadere la testa all'indietro nel caso di problemi cervicali, ipertiroidismo, pressione alta e vertigini. (7)

Note sui Chakra

Energia e apertura come segni del Manipura-chakra

È molto comune che Purvottanasana venga abbinata al Manipura-chakra, a causa della grande energia che la pratica richiede. Così propongono per esempio Swami Satyananda Saraswati (8) e diversi articoli che si trovano in internet su Pūrvottānāsana. (12)

Sukadev Bretz, insegnante tedesco di Yoga e fondatore dei centri Yoga-Vidya, descrive così l'effetto energetico di Purvottanasana, senza però designarne il corrispettivo Chakra: “In particolare quando hai già sufficiente forza muscolare, Purvottanasana è un bell'esercizio che apre il cuore, toglie le tensioni dalla zona addominale e amplia la zona della gola. Quindi Purvottanasana è un buon esercizio per guarire le emozioni e per scaricare tensioni emotive. ...” (13) Dato che anche Sukhadev sottolinea l'effetto di apertura di Purvottanasana, si potrebbe interpretare il suo pensiero abbinando questa Asana al Manipura-chakra.

Poichè come spesso accade nella vita, non c'è un completo vero o falso, bianco o nero, ma tutto dipende dal punto di vista, si potrebbe anche designare Purvottanasana una posizione che esprime in modo ottimale il carattere del Muladhara-chakra, il primo centro energetico alla base della colonna vertebrale.

Muladhara-chakra e la capacità di una determinata aspirazione

Con le seguente parole descrive Heinz Grill il carattere del Muladhara-chakra: “Per quanto riguarda gli esercizi fisici, il praticante impara ora a dedicarsi al proprio corpo in un modo libero da emozioni e a liberarsi dagli impulsi abituali della brama del suo proprio animo e dai consueti sentimenti di simpatia e antipatia, entrando negli esercizi in modo costruttivo e plasmante, con proponimenti chiari e dinamici. Da un lato egli ascolta il corpo, le sue estrinsecazioni, i dolori, le resistenze, le rigidità, le debolezze o ascolta i particolari sentimenti di piacere, di entusiasmo che in generale si considerano positivi, ma anche i sentimenti di dispiacere, di scoramento, di depressione che di regola vengono valutati negativamente e tuttavia dall'altro lato egli rimane nell'atteggiamento di determinata aspirazione a uno scopo per dare forma al risultato che infine vuole creare con l'āsana. ...” (14)

È possibile praticare Purvottanasana in piena leggerezza?

Premesso questo, la pratica di Purvottanasana può riuscire in maniera davvero leggera: “Il movimento stesso acquisisce la sua leggerezza, quando il praticante diventa cosciente del suo corpo e lo sperimenta in una sorta di tensione nella non-tensione, oppure, come lo definisce la Bhagavad Gita (15), in un agire nel non-agire. Questo movimento completamente libero appare come una grande contrazione del corpo verso il punto centrale che gli è proprio nel Muladhara-chakra. In questa forma estetico-leggera dell'espressione di un movimento sta lo stadio di apprendimento e il significato dell'esercizio.” (14)

Quindi si può considerare la pratica di Purvottanasana sia secondo le caratteristiche del Manipura-chakra come anche secondo quelle del Muladhara-chakra.

Bibliografia

(1) https://de.ashtangayoga.info/fileadmin/01_AshtangaYoga/04_Download/CheatSheet/PrimarySeries-Iyengar-EN.pdf

(2)https://wiki.yoga-vidya.de/Purvottanasana

(3) Heinz Grill, Das Hohelied der Asana, Casa editrice Lammers-Koll, ISBN 3935925980, pagg. 69-72

(4) Dizionario sanscrito. Sanscrito-Italiano, Italiano-Sanscrito, Editore Vallardi A., EAN 9788869873218

(5) Swami Sivananda Radha, Il linguaggio nascosto dell'hatha yoga, Red Edizioni 2012, EAN 9788857301457, pag. 25

(6) Jayadev Jaerschky, Lo yoga di Yogananda. Il manuale dell'Ananda Yoga per risvegliare corpo, mente e anima, Ananda edizioni 2016, ISBN 978-8897586739

(7) Paramhans Swami Maheshwarananda, Yoga in daily life, Casa editrice Ibera 2000, EAN ISBN-13 : 978-3850520003

(8) Swami Satyananda Saraswati, Asana Pranayama Mudra Bandha, Edizioni Satyananda Ashram Italia, ISBN 9788886468237, pag. 208

(9) The book of yoga, The Sivananda Yoga Vedanta Centre, Ebury Press 2000, ASIN : B016J7FK7K

(10) Heinz Grill, Die Vergeistigung des Leibes, Casa editrice Lammers-Koll 2004, EAN 9783935925938, p. 60

(11) B.K.S. Iyengar, Teoria e pratica dello Yoga, Edizioni mediterranee, prima edizione 2003, EAN 9788827215036

(12) Per dare solo un esempio: Purvottanasana, la posizione della pancia capovolta, https://denisedellagiacoma.com/purvottanasana/ (scaricata il 10/11/2020)

(13) Purvottanasana, https://wiki.yoga-vidya.de/Purvottanasana, (scaricata il 10/11/2020), traduzione: Asha Devi

(14) Heinz Grill, La dimensione dell'anima nello Yoga, Casa Editrice per le Belle Arti 2019, ISBN 9783948193010, pagg. 267,280

(15) Bhagavad Gita III, 6: “Se un uomo rimane seduto immobile, tenendo a freno gli organi dell’azione, ma con la mente ancora legata agli oggetti dei sensi, egli inganna se stesso ed è un simulatore. 7. Oh Arjuna, al contrario si distingue chi è padrone dei sensi e della mente, e s’impegna nel karma yoga, usando gli organi dei sensi senza attaccamento. 8. Compi dunque le azioni che ti competono per dovere e secondo la tua natura, perché l’agire è meglio del non agire. La tua vita corporale stessa non si potrebbe mantenere senza che tu compia delle azioni.” (trattato da: Bhagavad Gita, Il Canto del Beato, www.laBhagavadgita.it)