Differenze tra le versioni di "Sampradaya"

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L'obiettivo dello Yoga è quello di trascendere la dualità del mondo materiale, per arrivare ad una piattaforma trascendentale oltre il piano sensoriale, per ottenere la purezza della mente, e stabilirsi nella vera felicità, liberandosi dalla sofferenza che nasce dai desideri materiali.
 
L'obiettivo dello Yoga è quello di trascendere la dualità del mondo materiale, per arrivare ad una piattaforma trascendentale oltre il piano sensoriale, per ottenere la purezza della mente, e stabilirsi nella vera felicità, liberandosi dalla sofferenza che nasce dai desideri materiali.
 
“La fase di perfezione si chiama trance, o samadhi, quando la mente di uno è completamente ritenuta dalle attività mentali materiali con la pratica dello Yoga. Questa fase è caratterizzata dalla capacità di vedere il sé con la mente pura e di assaporare e gioire nel sé. In questo stato di gioia, uno si trova in una condizione di sconfinata felicità trascendentale e gode di se stesso attraverso i sensi trascendentali. Così stabilito, uno non si allontana mai dalla verità, e una volta raggiunto questo, pensa che non ci sia maggiore guadagno”. BG 6.20-23
 
“La fase di perfezione si chiama trance, o samadhi, quando la mente di uno è completamente ritenuta dalle attività mentali materiali con la pratica dello Yoga. Questa fase è caratterizzata dalla capacità di vedere il sé con la mente pura e di assaporare e gioire nel sé. In questo stato di gioia, uno si trova in una condizione di sconfinata felicità trascendentale e gode di se stesso attraverso i sensi trascendentali. Così stabilito, uno non si allontana mai dalla verità, e una volta raggiunto questo, pensa che non ci sia maggiore guadagno”. BG 6.20-23
 
 
== Origine e dottrina ==
 
 
La storia indica l'India come il luogo di nascita dello Yoga. Le sue origini risalgono all'anno 4500 a.c., secondo le più antiche fonti conosciute. Questa scoperta archeologica consiste in una serie di rilievi in pietra dove si possono vedere figure in posizioni di Yoga di un elevato livello di difficoltà. Queste figure sono stati trovate in Mohenjo-Dharo, antica città sulle rive del fiume Indo. Nelle figure appaiono i semidei Brahma, Vishnu e Shiva, che rappresentano rispettivamente i tre momenti del tempo (passato, presente e futuro), così come la vita dell'universo (creazione, mantenimento e distruzione). Allo stesso modo, i testi che stabiliscono la base teorica dello Yoga (Bhagavad Gita, il Yoga-Sutra di Patanjali, Yoga-Upanishad e l'Hatha Yoga Pradipika) sono molto antichi.
 
Questi stessi libri collegano l'origine dello Yoga con l'origine del Cosmo. Ci riferiscono che Dio stesso nella sua funzione di Yogesvara (il Maestro Supremo di tutte le perfezioni mistiche dello Yoga) ha insegnato questa scienza ai grandi saggi dell’umanità.
 
Come si può facilmente capire, lo Yoga è sempre stata una parte integrante della tradizione Vedica e viene praticato, nei suoi diversi aspetti, da parte di tutti gli spiritualisti che seguono le scuole di pensiero Vediche autorizzate ed autentiche o “Sampradaya”.
 
Il significato di “Sampradaya” è definito come la conoscenza che discende per mezzo della successione ininterrotta di maestri spirituali. A parte questa definizione può essere utilizzato per indicare società, associazioni e gruppi di persone.
 
Ci sono quattro sampradaya principali, o scuole di successione di maestri discendenti dagli acharya, o precettori spirituali, più importanti. Queste sono anche le principali scuole di pensiero nella tradizione Vedica. Così, chiunque  voglia essere considerato autorizzato nei suoi insegnamenti o pratiche Vediche, dovrebbe seguire o essere parte di una di queste sampradaya. Queste sampradaya sono le seguenti:
 
 
1. Lakshmi o Sri sampradaya, il cui principale fautore, Ramanujacharya (vissuto nel 12° secolo, nato nel 1016), propagò la dottrina chiamata visista advaita, o unione tra le varietà del Signore e le Sue energie. Questa linea si dice che abbia avuto origine da Sri o la dea Lakshmi.
 
2. Brahma sampradaya, la cui principale fautore, Madhvacharya (che visse nel 13° secolo, nato nel 1238), propagò la dottrina chiamata visista dvaita, o dualità con varietà. Questa scuola si dice che abbia avuto origine da Brahma.
 
3. Siva o Rudra sampradaya, il cui esponente principale è Vishnu Swami, che ha propagato la dottrina chiamata suddha dvaita, o dualità trascendentale pura; Vallabhacharya è anche un ramo di questa sampradaya. Questa si dice che abbia avuto origine da Rudra o Shiva.
 
4. Kumara, Hamsa, Catuhsana o Sanat sampradaya, il cui principale sostenitore, Nimbarka, ha propagato la dottrina chiamata dvaita advaita o simultanea unità e dualità. Questo si dice che abbia avuto origine dai figli di Brahma, i Kumara di cui Sanat Kumara è uno.
 
Secondo la filosofia dello Yoga, l'essere vivente è un'anima (atman) in un corpo fisico (rupa). Il corpo ha diverse parti: il corpo fisico (annamaya kosha), il corpo energetico (pranamaya kosha), il corpo mentale (manomaya kosha) ed il corpo intellettuale (vijnanamaya kosha). Attraverso il corretto uso del corpo, l'anima eleva la sua coscienza, indirizzando la vita quotidiana verso la meditazione contemplativa che promuove l'essere, in una spirale di trascendenza. Il sistema di Yoga Inbound ci guida attraverso la crescita della coscienza fino alla realizzazione del corpo spirituale (anandamaya kosha) piena di eternità, conoscenza e felicità.
 
Rispetto all’uso adeguato del corpo, lo Yoga spiega che dopo la respirazione, l’alimentazione è la seconda fonte di vita. Il cibo soddisfa la funzione di aumentare la durata della vita, sviluppando la vitalità del corpo, e purificando la mente.
 
D'altra parte, lo Yoga è un modo per capire il funzionamento della mente, non per mezzo dello sforzo intellettuale, ma per esperienza mistica che, tra le altre cose, aiuta a calmare il movimento incessante della mente. Il Bhakti Yogi insegna che il modo più efficace per controllare la mente è di occuparla in attività spirituali (offerte a Dio) che, allo stesso tempo, soddisfa le ansie di questa parte del corpo e la purifica dai desideri materiali.
 
Secondo questa filosofia, è essenziale soddisfare tre esigenze per avere una vita piena e completa: bisogni fisici (salute ed attività); bisogni psicologici (conoscenza e potere) e bisogni spirituali (felicità e pace). Quando queste tre esigenze sono soddisfatte, l'armonia fluisce, e questo è possibile grazie alla saggezza dello Yoga, che include e combina ogni aspetto dell'essere. Questa scienza permette allo studente di evolvere attraverso la coltivazione e lo sviluppo dell’auto-disciplina, per raggiungere uno stato di assoluta armonia.
 

Versione delle 13:27, 15 feb 2017

Sampradaya

Per molte persone Yoga significa esercizi fisici, meditazione o forse qualche affascinante filosofia. È comunemente concepito come una pratica specifica che viene eseguita con regolarità e disciplina volta a formare la coscienza di uno stato di perfetta visione spirituale interiore e di tranquillità. Yoga è sicuramente tutto questo, ma anche molto più. Non è uno, ma una serie di pratiche che coinvolgono il praticante per tutta la vita, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. I metodi possono variare, a seconda della scuola autentica o Sampradaya cui l'insegnante appartiene, ma l’obiettivo rimane lo stesso, a prescindere da quale scuola di Yoga si segue: unire il sé individuale con il sé cosmico; unire l’essere individuale all’Essere Supremo. Di fatto, la parola sanscrita Yoga deriva dalla radice “yuj" che significa unire, congiungere o collegare, ed ha il significato letterale di "giogo". Sono stati resi popolari molti sistemi di Yoga nel mondo occidentale, soprattutto in questo secolo, ma la maggior parte di loro hanno oscurato il vero significato dello Yoga attraverso il loro mercantilismo. Lo Yoga è l'unione dell'anima individuale con il trascendente, ed attraverso questa connessione veniamo a conoscenza dell'origine, della natura e del destino spirituale dell'anima. Questa conoscenza è rilevante per la formazione della coscienza, quindi ci permette di concludere che la nascita e la morte, proprio come il successo e la sconfitta, la felicità e il dolore, sono solo cambiamenti nella evoluzione dell'anima. A questo punto, lo Yoga ci aiuta a comprendere le dualità dell'esistenza umana; questo è spiegato nella Bhagavad Gita, il libro fondamentale sulla scienza dello Yoga. L'obiettivo dello Yoga è quello di trascendere la dualità del mondo materiale, per arrivare ad una piattaforma trascendentale oltre il piano sensoriale, per ottenere la purezza della mente, e stabilirsi nella vera felicità, liberandosi dalla sofferenza che nasce dai desideri materiali. “La fase di perfezione si chiama trance, o samadhi, quando la mente di uno è completamente ritenuta dalle attività mentali materiali con la pratica dello Yoga. Questa fase è caratterizzata dalla capacità di vedere il sé con la mente pura e di assaporare e gioire nel sé. In questo stato di gioia, uno si trova in una condizione di sconfinata felicità trascendentale e gode di se stesso attraverso i sensi trascendentali. Così stabilito, uno non si allontana mai dalla verità, e una volta raggiunto questo, pensa che non ci sia maggiore guadagno”. BG 6.20-23