Savasana

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Savasana oppure Shavasana (sanscrito: शवासन, IAST: śavāsana, ITRANS: shavaasana) viene anche nominato posizione del cadavere oppure posizione di rilassamento ed è una posizione basilare nello Hatha Yoga. Il nome Savasana è composto dalle parole sanscrito śava, il cadavere, e āsana, la posizione (1). Il corpo viene posizionato per terra, immobile come un vero cadavere. Savasana può essere praticato all'inizio e alla fine di una serie di esercizi yoga e si presta anche come momento di pausa dopo la pratica di una posizione impegnativa. È l'ultima sia nella serie delle posizioni Rishikesh di Swami Sivananda (2) che nella parte finale di Ashtanga Vinyasa Yoga (3). Savasana inoltre è la posizione, nella quale viene praticata Nidra Yoga, una tecnica di rilassamento completo che si espande in un lasso di tempo di 30-40 minuti.

La descrizione e la storia

Come praticare Savasana

Per praticare Savasana, ci si sdraia in modo controllato per terra su un tappetino oppure su una coperta piegata. Bisogna stare attenti a posizionare la schiena in modo dritto e che le gambe siano leggermente divaricate. Le braccia sono lontano dai fianchi ed i palmi delle mani rivolti verso l'alto. Anche la testa dovrebbe essere dritta. - Dopo le intense serie di esercizi nell'Ashtanga Yoga viene raccomandato di sdraiarsi per 15 minuti in Savasana e di tornare in posizione da seduti dopo essersi girati per un attimo sul fianco destro e poi sul fianco sinistro con le gambe piegate, ripetendo così la posizione fetale. Quando si è praticato Savasana ripetutamente già durante una seria di esercizi Hatha Yoga, bastano 5-10 minuto per il rilassamento finale. Per concludere si possono muovere lentamente gambe, braccia e testa prima di tornare nella posizione seduta. Nei casi di problematiche alla schiena però, è consigliabile non alzarsi direttamente, bensì girarsi su un fianco e alzarsi con un movimento a forma di spirale, seguendo il movimento naturale della colonna vertebrale.

Savasana nello Hatha Yoga Pradipika

Uno dei testi più importante dello Hatha Yoga, il cosiddetto Hatha Yoga Pradipika di Svatmarama (4) dedica un verso a Savasana, che dice (capitolo 1, verso 34):

|उत्तानं शबवद् भूमौ शयनं तच्छवासनम् । शवासनं श्रान्तिहरं चित्तविश्रान्तिकारकम् ॥३४॥

uttānaṃ śabavad bhūmau śayanaṃ tac chavāsanam | śavāsanaṃ śrānti haraṃ citta viśrānti kārakam || 34 ||

Traduzione: “Se uno sta sdraiato per terra come un cadavere, questo si chiama Savasana. Savasana rimuove la fatica e fa riposare la mente.” Il verso contiene un gioco di parole tra śrānti e viśrānti, parole che si basano sulla radice śrā, che significa “riscaldare”. Quindi letteralmente si può dire che Savasana porta via il riscaldamento, donando una sensazione rinfrescante per il corpo e la mente.

Confronto e varianti rispetto ai vari stili di yoga

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Respirare in Savasana secondo B.K.S. Iyengar

“...All'inizio respira profondamente; successivamente in modo leggero e lento... Concentrati su espirazioni profonde e leggere, nelle quali le narici non sentono il calore del respiro....Rilassati completamente e respira lentamente. Se i pensieri vagabondano, trattieni il respiro dopo ogni lenta espirazione, senza faticarti.” (5)

Swami Sivananda descrive il rilassamento di tutte le parti del corpo in Savasana

“...Questa posizione dovrebbe essere praticata alla fine...Chiudi gli occhi. Respira lentamente. Rilassa tutti i muscoli, i nervi, gli organi. Comincia il processo di rilassamento dalle dita dei piedi. Quindi continua con i polpacci, i muscoli della schiena, il petto, le braccia e le mani, la nuca, la faccia e così via. Stai attento a rilassare anche gli organi interni, cuore, petto e cervello. Rilassa il plesso solare (luogo del terzo centro energetico a livello della bocca dello stomaco). Quindi ripeti “OM, OM, OM.” Pensa ad ātman (l'anima universale). Pensa a Rama. Medita gentilmente con suddha bhava (condizione di purezza) e percepiscine la purezza. Non addormentarti. Medita per 15 minuti. Vedrai che troverai pace assoluta, leggerezza e rilassamento. Ogni discepolo dovrebbe ottenere beneficio da questa posizione.” (6)

Il rilassamento profondo classico secondo Swami Vishnudevananda

Swami Vishnudevananda, allievo diretto di Swami Sivananda, ha creato un modo di rilassamento profondo che combina elementi visivi, immaginativi e autosuggestivi. Si comincia con il rilassamento muscolare progressivo (simile a PMR, una tecnica creata dallo statunitense Edmund Jacobson) in modo da percepire che i muscoli delle diverse parti del corpo, uno dopo l'altro, vengono prima contratti e poi di nuovo rilassati dopo almeno 5 secondi. Ci si aiuta pensando a delle affermazioni autosuggestive scorrendo dal giù in su lungo il corpo: “Rilasso i miei muscoli. I miei muscoli si rilassano. I miei muscoli sono totalmente rilassati.” Queste affermazioni si ripercuotono anche sugli organi interni e vengono ripetute per tre volte. Per concludere si può praticare il rilassamento mentale con l'aiuto di una visualizzazione oppure con la ripetizione di un mantra. (7)

Heinz Grill spiega l'effetto di Savasana sull'autocoscienza dell'uomo

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Heinz Grill sottolinea che è importante creare il rilassamento di tutte le parti del corpo tramite "rappresentazioni eseguite in modo ritmico. Si sperimentano le membra sistematicamente nella loro successione, per esempio dall'alto al basso, poi si passa dalla fronte all'occipite e da questo alla nuca, poi alle clavicole, alle braccia e agli avambracci, e così via." L'attività di un'osservazione logica e ordinata di un oggetto concreto come lo è il corpo fisico, è molto salutare e rilassante. “Non appena si percepisce un pensiero concentrato su un oggetto in modo preciso, ne risulta un processo calmante, luminoso, una specie di processo dell'Io, e il corpo (nel suo impatto di pesantezza) retrocede. Questa condizione basilare descrive l'autocoscienza dell'uomo, naturale e libera da paure.” (8)

I punti fondamentali nelle diverse pratiche di Savasana

Dal confronto dei diversi stili di Yoga si può dire che Heinz Grill nella pratica di Savasana sottolinea l'importanza di guidare la consapevolezza in modo sistematico lungo il corpo, giusto per fare l'esperienza dell'attività nel pensiero stesso. Swami Vishnudevananda, che rappresenta la linea di Swami Sivananda, accentua l'aiuto dell'autosuggestione insieme al rilassamento progressivo dei muscoli. E da parte di B.K.S. Iyengar viene sottolineata la precisione nell'esecuzione tecnica di Savasana per la respirazione e per una corretta posizione del corpo.

I benefici e le controindicazioni

I benefici di Savasana

Il beneficio più importante di Savasana, come dice il nome posizione di rilassamento stesso, è proprio quello di creare un rilassamento fisico e mentale. Swami Sivananda indica che i muscoli quali sono stati sforzati intensamente, richiedono rilassamento e calma. Secondo lui è Savasana a creare direttamente ed in modo efficace questo rilassamento completo e una perfetta leggerezza. (6) B.K.S. Iyengar ha lo sguardo sul respiro e sul padroneggiare il flusso del prana. Sottolinea perciò che respirare continuamente in modo leggero, sottile e profondo senza nessun movimento brusco del corpo, calma i nervi e pacifica i pensieri. Gli impegni della civilizzazione moderna al contrario sforzano i nervi. (5) Savasana è un rimedio ottimo contro lo stress moderno.

Nella pratica secondo lo stile della Nuova Volontà Yoga si raggiunge una percezione rispetto ai propri pensieri, attraverso le osservazioni concrete delle membra secondo un ordine ritmico. Come conseguenza il praticante “può riconoscere come fattori di disturbo le tante altre idee ed emozioni casuali, che sempre gli vagano intorno automaticamente, e può lasciare che esse trovino calma” (8)... Il risultato di questo processo è una prima forma di concentrazione.

Le controindicazioni di Savasana

Non ci sono controindicazioni per Savasana, ma siccome la pratica della posizione porta con sé una vera sensazione di freschezza, a volte può essere consigliabile coprirsi con un plaid durante la esecuzione. - Chi fa però fatica a sdraiarsi in modo piatto sul suolo, può aiutarsi con un piccolo cuscino sotto la testa o sotto la schiena, finché ci si abitui alla pratica corretta della posizione. Inoltre è possibile alzare le ginocchia per percepire più facilmente la schiena piatta per terra. Questo potrebbe essere molto utile anche per lo yoga in gravidanza.

Note sui Chakra

Non esistono note concrete sui chakra rispetto a Savasana nella letteratura sullo yoga. Ben conosciuti sono differenti affermazioni sui colori e sulle caratteristiche dei sette chakra, fatte in Savasana. Lo scopo delle affermazioni è di stimolare i chakra, di sbloccarli e di ritrovare equilibrio. (9) Heinz Grill nei suoi insegnamenti critica queste affermazioni, perché dice, che sono fantasticherie e non coinvolgono i chakra con le loro energie originali. Un chakra esprime un reale collegamento fra l'uomo e il cosmo e se si potrebbe influenzare i chakra con delle affermazioni uniformi, sarebbe un'impresa troppo semplificata. (10)

Bibliografia

(1) Dizionario sanscrito. Sanscrito-Italiano, Italiano-Sanscrito, Editore Vallardi A., ISBN 978-8869873218
(2) Vedi qui la completa serie Rishikesh: https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_Rishikesh
(3) https://www.ashtangayoga.info/practice/the-finishing-sequence/
(4) Svatmarama, a cura di Domenico di Marzo, Hathapradipika. La luce dell'Hathayoga, Edizione Civiltà dell'Oriente, prima edizione 2012, ISBN 978-8896093252
(5) B.K.S. Iyengar, Teoria e pratica dello Yoga, Edizioni mediterranee, prima edizione 2003, ISBN 978-8827215036
(6) Swami Sivananda, Yoga Asanas, Divine Life Society 2004, ISBN 978-8170520085 (in lingua inglese)
(7) Swami Vishnudevananda, The complete illustrated book of yoga, Harmony books 1995, ISBN 978-0517884317 (in lingua inglese)
(8) Heinz Grill, La dimensione dell'anima nello Yoga, Editrice Lammers-Koll, 2. edizione ampliata 2015, ISBN 978-3935925334
(9) http://www.saltoquantico.net/1/chakra-equilibrio/
(10) fonte: Conferenza, H.Grill, anno 2006, Agrano