Svadhistana-chakra

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Il secondo Chakra, Svadhistana -significa dolcezza- si trova nella parte inferiore dell'addome, tra l'osso pubico e l'ombelico. È il centro della sessualità, delle forti emozioni, delle passioni, del piacere e del movimento. Il suo colore è l'arancione ed è collegato all'elemento acqua, perciò presiede alle funzioni del sistema circolatorio, della vescica, dell'utero, degli organi genitali, delle ghiandole sessuali e della milza.

Disfunzioni:

  • A livello fisico: impotenza, frigidità, problemi di fertilità o all'apparato genito urinario, problemi alle vertebre lombari

Temi chiave: sessualità; nutrimento; empatia

Atteggiamenti positivi: flessibilità, facilità al cambiamento, mentalità aperta, adattabilità

Atteggiamenti negativi: incostanza, superficialità, inaffidabilità

Musica: melodico, danza orientale

Cibo: liquidi

Verbo descrittivo: Io sento

Senso: gusto (lingua)

Sistema endocrino: gonadi

Diritto di sentire

Demone: colpa

Anga dello yoga: Niyama

Yantra: un loto con sei petali di colore arancione. Il coccodrillo o mostro marino, che indica il dominio sulle acque ma anche la sessualità. La falce di luna -rappresenta il principio femminile, la ciclicità- e, al suo interno, la lettera sanscrita VA.

Bija Mantra: Vam.

Persone autorevoli che hanno espresso nei loro scritti dei concetti essenziali per quanto riguarda i sette cakra:

Arthur Avalon spiega la denominazione dei sette cakra, partendo dal risveglio della energia Kundalini śakti e dalle esperienze che l'anima individuale fa lungo il suo percorso dei centri energetici. Sva (suo), adhiṣṭhāna (il proprio luogo) - Al contrario di mūlādhāra che si trova alla base della suṣumna Nadi, questo cakra è collocato dentro la suṣumna nāḍī, nel suo, cioè dell'anima individuale, proprio luogo. (1)

Heinz Grill assegna ad ogni cakra una sfera planetaria.Il pianeta di riferimento al secondo centro energetico è Mercurio. Inoltre descrive le diverse caratteristiche dei cakra che si manifestano nella pratica degli āsana e ciò che rimane nell’anima, dopo la morte, di un cakra sviluppato nel modo giusto. Nella pratica di yoga-āsana si manifestano una forza di coordinamento delle gambe e della colonna vertebrale, una forza sostanziale che si raccoglie nella zona pelvica e inoltre un rafforzamento del sistema immunitario. Dopo la morte l'anima sperimenta una sostanziale grande forza come conseguenza dello sviluppo della fiducia nelle proprie decisioni moralmente giuste durante la vita. (2)

Rudolf Steiner espone quali virtù particolari bisogna sviluppare per conseguire le conoscenze dei mondi superiori. A proposito del fiore di loto con 6 petali bisogna sviluppare una completa padronanza sull'intera personalità grazie all'autocoscienza. Bisogna portare le funzioni del corpo, le passioni dell'anima e le idee dello spirito a un perfetto accordo fra loro, allo scopo di sviluppare un'anima libera che stia in equilibrio fra la materialità e la spiritualità. (3)

Fonti: vedi Muladhara-chakra