Differenze tra le versioni di "Yin Yoga"

Da Yogapedia.it.
(Quali sono i benefici dello Yin Yoga e chi può praticarlo?)
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Lo '''Yin Yoga''' è una pratica semplice ed intensa che ha lo scopo di rilassare il corpo in maniera profonda, calmare le emozioni, stimolare l’energia vitale dei meridiani e degli organi interni e preparare la mente e il corpo per la meditazione.  
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Lo '''Yin Yoga''' rappresenta l’arte della quiete negli asana. E' una pratica semplice e dal ritmo lento, che agisce sul tessuto connettivo profondo del corpo. Allo stesso tempo aiuta a migliorare la capacità di movimento delle articolazioni, a stimolare il flusso energetico dei meridiani (Nadis) e degli organi, a calmare le emozioni e a preparare il corpo e la mente per stati profondi di meditazione.
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Lo '''Yin Yoga''' si contrappone e complementa gli stili di yoga più dinamici (yang) come l’[[Ashtanga]] o l’[[Iyengar Yoga]], che si focalizzano nel calore interno e nell’allungamento e contrazione dei muscoli (tessuti elastici). La pratica yin si concentra sui tessuti connettivi, cioè tessuti più profondi e rigidi come fascia, legamenti, tendini, articolazioni ed ossa.
  
 
Lo '''Yin Yoga''' si ispira al concetto taoista di [[yin]] e [[yang]], ovvero l'equilibrio tra le forze opposte della natura. Tutto quello che è chiaro, mobile, caldo, flessibile, morbido ed attivo è di natura yang. È invece yin ciò che è scuro, quieto, freddo, rigido, duro e passivo.  
 
Lo '''Yin Yoga''' si ispira al concetto taoista di [[yin]] e [[yang]], ovvero l'equilibrio tra le forze opposte della natura. Tutto quello che è chiaro, mobile, caldo, flessibile, morbido ed attivo è di natura yang. È invece yin ciò che è scuro, quieto, freddo, rigido, duro e passivo.  
  
All’interno del nostro corpo, i muscoli sono di natura yang perché sono morbidi ed elastici, mentre il tessuto connettivo (fascia, legamenti, tendini, cartilagine ed ossa) è rigido, duro o poco flessibile ed è di natura yin. Pertanto i muscoli rispondono bene ad attività di tipo yang, che sono ritmiche e movimentate ([[Vinyasa]], l’[[Ashtanga Vinyasa]], [[Anusara]], etc.), mentre il tessuto connettivo risponde meglio ad una pratica yin fatta di movimenti lenti e profondi.  
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La pratica Yin si focalizza quindi sull’auto-osservazione e l’ascolto. Quando si assume una postura, seguendo l’allineamento posturale naturale, si lasciano andare tutte le distrazioni e si porta l’attenzione in modo particolare nel momento presente, su un’intenzione e senza giudicare, sviluppando così la capacità di sentire il movimento nel non-movimento, di percepire le sensazioni del corpo o le emozioni che emergono, e di sentire il respiro, con la mente e con il cuore.
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Le posizioni ([[asana]]) in una sequenza di '''Yin Yoga''' sono passive e statiche e si trattengono tra 3 e 5 minuti, mantenendo una respirazione profonda e consapevole. Lo scopo della pratica è rilassare i muscoli (tessuti elastici) e stimolare i tessuti connettivi applicandovi una tensione ottimale per un certo tempo. In questo modo il tessuto si allunga, si fortifica e si apre lentamente, recuperando ed incrementando così la flessibilità e la capacità di movimento di tutto il corpo.
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== I tre principi fondamentali della pratica Yin ==
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* '''Mettersi in posizione gradualmente fino a raggiungere il punto di tensione ottimale'''. Lasciare che il corpo si apra lentamente senza cercare  di forzare subito la posizione fino al proprio limite. Ascoltare il corpo e seguire quello che ci dice.
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* '''Restare fermi'''. Una volta trovato il punto di tensione ottimale, si deve rimanere calmi ed immobili nella posizione. Ci sono due eccezioni per questo principio: ci si può muovere se si sente dolore e ci si sta sforzando eccessivamente per mantenere la posizione, o se i tessuti connettivi si sono rilassati a sufficienza e permettono di estendere ulteriormente la posizione.
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* '''Mantenere ogni posizione a lungo'''. Per questo c’è bisogno di tempo e pazienza. In una pratica normale ogni posizione si mantiene tra i tre e i cinque minuti; nel caso di principianti questa durata può essere ridotta tra uno e tre minuti.
  
Lo scopo dello '''Yin Yoga''' è dunque rilassare i muscoli e stimolare il tessuto connettivo applicandovi una tensione ottimale per un certo tempo e mantenendo una respirazione profonda. In questo modo il tessuto si allunga, si fortifica e si apre lentamente, creando più spazio tra le articolazioni, migliorandone il movimento e rendendole più salde, stabili e forti. Inoltre, secondo la teoria dei meridiani della medicina cinese, il tessuto connettivo ospita i punti d’incrocio dei canali (meridiani secondo la tradizione cinese o nadi secondo quella indiana) attraverso i quali scorre l’energia vitale, detta anche [[Prana]] o [[Chi]]. Tale flusso energetico rallenta e ristagna, soprattutto attorno alle articolazioni (bacino e parte bassa della schiena, seguito delle ginocchia e le spalle), in mancanza di una corretta attività fisica. In tal caso, per equilibrare i meridiani, è particolarmente utile una pratica yin lenta e consapevole, in cui ogni posizione è mantenuta passivamente per alcuni minuti, per aprire e stimolare le articolazioni, e incrementare il flusso energetico.
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== Quando praticare lo Yin yYoga? ==
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Lo Yin Yoga si può praticare in qualsiasi momento, tuttavia i suoi benefici sono maggiori in determinati momenti o situazioni:
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* Quando i muscoli sono freddi (per lasciar lavorare solo i tessuti connettivi)
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* Alla fine della giornata (per calmare la mente prima di andare la letto)
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* In primavera o estate (per equilibrare il periodo naturalmente yang dell’anno)
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* Quando lo stile di vita è troppo frenetico (per equilibrare l’eccesso di energia yang)
  
 
== Quali sono i benefici dello Yin Yoga e chi può praticarlo? ==  
 
== Quali sono i benefici dello Yin Yoga e chi può praticarlo? ==  
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Inoltre lo yin yoga migliora la mobilità delle articolazione prevenendo e curando lesioni e dolori, induce il rilascio miofasciale, equilibra i meridiani e stimola il flusso energetico, incrementa la flessibilità di tutto il corpo e rilassa profondamente.
 
Inoltre lo yin yoga migliora la mobilità delle articolazione prevenendo e curando lesioni e dolori, induce il rilascio miofasciale, equilibra i meridiani e stimola il flusso energetico, incrementa la flessibilità di tutto il corpo e rilassa profondamente.
  
Tratto da: http://www.eventiyoga.it
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Tratto da: https://yinyogaitalia.com

Versione delle 13:23, 21 mar 2017

Yin-butterfly-pose.jpg
Yin-restorative-yoga.jpg

Lo Yin Yoga rappresenta l’arte della quiete negli asana. E' una pratica semplice e dal ritmo lento, che agisce sul tessuto connettivo profondo del corpo. Allo stesso tempo aiuta a migliorare la capacità di movimento delle articolazioni, a stimolare il flusso energetico dei meridiani (Nadis) e degli organi, a calmare le emozioni e a preparare il corpo e la mente per stati profondi di meditazione.

Lo Yin Yoga si contrappone e complementa gli stili di yoga più dinamici (yang) come l’Ashtanga o l’Iyengar Yoga, che si focalizzano nel calore interno e nell’allungamento e contrazione dei muscoli (tessuti elastici). La pratica yin si concentra sui tessuti connettivi, cioè tessuti più profondi e rigidi come fascia, legamenti, tendini, articolazioni ed ossa.

Lo Yin Yoga si ispira al concetto taoista di yin e yang, ovvero l'equilibrio tra le forze opposte della natura. Tutto quello che è chiaro, mobile, caldo, flessibile, morbido ed attivo è di natura yang. È invece yin ciò che è scuro, quieto, freddo, rigido, duro e passivo.

La pratica Yin si focalizza quindi sull’auto-osservazione e l’ascolto. Quando si assume una postura, seguendo l’allineamento posturale naturale, si lasciano andare tutte le distrazioni e si porta l’attenzione in modo particolare nel momento presente, su un’intenzione e senza giudicare, sviluppando così la capacità di sentire il movimento nel non-movimento, di percepire le sensazioni del corpo o le emozioni che emergono, e di sentire il respiro, con la mente e con il cuore.

Le posizioni (asana) in una sequenza di Yin Yoga sono passive e statiche e si trattengono tra 3 e 5 minuti, mantenendo una respirazione profonda e consapevole. Lo scopo della pratica è rilassare i muscoli (tessuti elastici) e stimolare i tessuti connettivi applicandovi una tensione ottimale per un certo tempo. In questo modo il tessuto si allunga, si fortifica e si apre lentamente, recuperando ed incrementando così la flessibilità e la capacità di movimento di tutto il corpo.

I tre principi fondamentali della pratica Yin

  • Mettersi in posizione gradualmente fino a raggiungere il punto di tensione ottimale. Lasciare che il corpo si apra lentamente senza cercare di forzare subito la posizione fino al proprio limite. Ascoltare il corpo e seguire quello che ci dice.
  • Restare fermi. Una volta trovato il punto di tensione ottimale, si deve rimanere calmi ed immobili nella posizione. Ci sono due eccezioni per questo principio: ci si può muovere se si sente dolore e ci si sta sforzando eccessivamente per mantenere la posizione, o se i tessuti connettivi si sono rilassati a sufficienza e permettono di estendere ulteriormente la posizione.
  • Mantenere ogni posizione a lungo. Per questo c’è bisogno di tempo e pazienza. In una pratica normale ogni posizione si mantiene tra i tre e i cinque minuti; nel caso di principianti questa durata può essere ridotta tra uno e tre minuti.

Quando praticare lo Yin yYoga?

Lo Yin Yoga si può praticare in qualsiasi momento, tuttavia i suoi benefici sono maggiori in determinati momenti o situazioni:

  • Quando i muscoli sono freddi (per lasciar lavorare solo i tessuti connettivi)
  • Alla fine della giornata (per calmare la mente prima di andare la letto)
  • In primavera o estate (per equilibrare il periodo naturalmente yang dell’anno)
  • Quando lo stile di vita è troppo frenetico (per equilibrare l’eccesso di energia yang)

Quali sono i benefici dello Yin Yoga e chi può praticarlo?

Chiunque può praticare Yin Yoga, indipendentemente dall’età, la forza, il livello di flessibilità o di pratica yoga. In generale, lo yoga offre enormi benefici per la salute fisica ed emozionale. Anche la pratica yang stimola il flusso energetico dei muscoli ai tessuti connettivi, purifica e fortifica il corpo e la mente, ed è particolarmente raccomandata per stili di vita sedentari. Tuttavia la pratica yang da sola non prepara correttamente il corpo per una attività yin come è la meditazione che dovrebbe essere realizzata da seduti, in posizioni di padmasana o siddhasana.

Meditare è un’attività yin non solo perché necessita di calma e quiete ma anche perché tali posizioni richiedono notevole flessibilità del tessuto connettivo. Pertanto, favorire la meditazione è, tra tutti i benefici dello yin yoga, il più prezioso. Inoltre lo yin yoga migliora la mobilità delle articolazione prevenendo e curando lesioni e dolori, induce il rilascio miofasciale, equilibra i meridiani e stimola il flusso energetico, incrementa la flessibilità di tutto il corpo e rilassa profondamente.

Tratto da: https://yinyogaitalia.com